Forward Looking: come evitare la crisi d’impresa

Dal 15 luglio 2022 non ci sono più dubbi (sempre che qualcuno ancora ne avesse): è richiesto ad ogni imprenditore un cambio di mentalità, una conversione, un nuovo modo di guardare al futuro della propria azienda.

Quando il riformato articolo 2086 del codice civile parla di “adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili” cosa intende? Come gli amministratori potranno dimostrare di aver adottato concrete scelte aziendali adeguate al costante monitoraggio per non incorrere in eventuali responsabilità? Le conseguenze del mancato rispetto delle prescrizioni messe in campo dalle nuove norme in capo agli amministratori che non garantiscano la “conservazione dell’integrità del patrimonio sociale”, risultano particolarmente pesanti.

L’assunzione di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile ha il solo scopo di permettere all’impresa di individuare eventuali indizi di crisi prima che si possano verificare squilibri economico finanziari in grado di pregiudicare la continuità aziendale, i creditori e la sostenibilità del debito.

Occorre quindi un deciso cambiamento di rotta. Infatti non possiamo che constatare quotidianamente che il nostro sistema e i nostri imprenditori hanno difficoltà a comprendere e adeguarsi a questa nuova modalità di guardare e concepire la propria azienda: in modo particolare continuando ad utilizzare e prediligere metodi di valutazione basati sui dati di bilancio e indici. C’è ancora una diffusa ritrosia a valutare invece come necessari metodi di valutazione “forward-looking” volti ad analisi multi-scenario, con cash flow previsionale di dettaglio in grado di documentare l’effettiva volontà dell’imprenditore e degli amministratori di garantire il patrimonio sociale, tutelare i creditori e assicurare la continuità aziendale. E’ richiesto un cambiamento radicale nel modus operandi degli operatori economici, orientato all’analisi costante dei flussi finanziari dell’azienda.

Questo approccio, lo ripetiamo, deve necessariamente prescindere dai dati di bilancio. Anche l’esperto nella conciliazione della crisi eventualmente emersa, prima di prodigarsi nel trovare una possibile strada per il risanamento, dovrà necessariamente accertarsi che siano disponibili adeguate informazioni sul futuro dell’azienda.

  • Il nuovo codice della crisi d’impresa non va visto quindi come l’ennesima raccolta di norme a cui è necessario adeguarsi. Rappresenta piuttosto l’occasione per gli imprenditori di adottare sistemi organizzativi in grado di condurre l’azienda in acque sicure, prevenendo situazioni di default.
  • Teikos Solutions da oltre vent’anni si occupa di automazione dei processi di Pianificazione finanziaria e di formazione dell’imprenditore, affinché possa prima comprendere il cambiamento richiesto e poi, adeguatamente accompagnato, adottare soluzioni per guardare e pianificare in modo costante il futuro dell’azienda prevenendo eventuali stati di crisi.

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